Autori:
- C. Shelton1,2,* and S. White3
1Wythenshawe Hospital, Manchester University NHS Foundation Trust, Manchester, UK, 2Lancaster
Medical School, Lancaster University, Lancaster, UK and 3Brighton and Sussex University Hospitals NHS
Trust, Brighton, UK
*Corresponding author: [email protected]
Riferimenti: BJA Education, 20(5): 142e149 (2020)
First published: 23 March 2020
COMMENTO ALL’ARTICOLO
Questo articolo affronta con un taglio pratico e semplice le pricipali problematiche anestesiologiche relative alla frattura di femore, offrendo dei concreti criteri di comportamento riguardo tempi di esecuzione dell’intervento, gestione della terapia antiaggregante/anticoagulante, ruolo dei blocchi periferici, condotta dell’anestesia spinale e generale.
La frattura di femore è un rilevante problema. Invecchiamento della popolazione e fratture da fragilità hanno ricadute sanitarie, economiche e sociali onerose. In particolare la frattura di femore ha spesso gravi conseguenze in termini di peggioramento della qualità di vita e disabilità.
Nella fase acuta, ospedaliera del trattamento è fondamentale la collaborazione tra ortopedico ed anestesista e l’aggiornamento continuo di un team capace di gestire le problematiche del paziente fragile, potendosi quasi delineare una “subspecialità” in questo settore.